Il grappling è senza
dubbio una delle mie più grandi passioni.
Mi sono avvicinato a
questa disciplina grazie ad un amico e grande maestro di nome Simone che mi ha
trasmesso da subito la sua passione per questa disciplina e mi ha insegnato le
basi di questo meraviglioso sport.
Chi si avvicina al
mondo delle MMA per forza di cose dovrà imparare anche a lottare,e lottare sarà
parte essenziale del bagaglio tecnico di un vero Fighter di arti marziali miste.
Fondamentalmente
nell’MMA ci sono due importanti fasi: la parte di striking in piedi e la parte
di lotta.
Lo striking nell’MMA
deriva essenzialmente dalla Muay Thai e dal K1 seppure con alcune differenze di
impostazione dovute all’uso dei guantini e di una posizione di guardia più
raccolta in modo da difendere attacchi portati alle gambe.
La parte di lotta
invece è un mondo a sé.
La bellezza del
grappling è che è praticamente una scienza applicata al corpo umano…
La lotta ha una
storia millenaria: si praticava nell’antico Egitto,In Grecia e nell’antica Roma.Certamente
il grappling deve la sua popolarità anche al Brazilian Jiu Jitsu con cui è
strettamente imparentato.
Il brazilian Jiu Jitsu inventato da Helio Gracie è un’evoluzione del Jiu Jitsu tradizionale focalizzando l’attenzione sul combattimento a terra con il Kimono o Gi.
Il brazilian Jiu Jitsu inventato da Helio Gracie è un’evoluzione del Jiu Jitsu tradizionale focalizzando l’attenzione sul combattimento a terra con il Kimono o Gi.
Fondamentalmente si
tratta di lottare avvinghiati ad un avversario e lo scopo è quello di
sottometterlo costringendolo alla resa tramite tecniche dette appunto di
sottomissione
Tali tecniche si
dividono in tre grandi famiglie:
- Strangolamenti o Soffocamenti
- Leve o chiavi articolari
- Compressioni muscolari
Ci sono migliaia di
tecniche di sottomissione da studiare ed applicare e da ogni posizione che i
due lottatori assumono si sviluppano migliaia di scenari possibili.
La fase di lotta
inizia in piedi dove bisogna riuscire a proiettare l’avversario a terra per
iniziare la fase di lotta al suolo…
La fase in piedi è
molto delicata perché puo’ da sola determinare l’esito di un incontro.
In piedi bisogna
conoscere bene tutte le tecniche di proiezione derivanti dal Judo,Jiu
Jitsu,Lotta libera e lotta olimpica e padroneggiare bene tecniche come double
leg,single leg,supplex o spazzate e proiezioni di anca ad esempio…
Durante gli
allenamenti conviene dedicarsi bene alla fase di transizione per portare a
terra , le tecniche sopracitate vanno ripetute all’infinito e bisogna imparare
l’arte di saper squilibrare l’avversario con precisione millimetrica.
Grande importanza è
l’impostazione di partenza e il sapiente uso del baricentro di ogni
lottatore…in genere i lottatori hanno un collo taurino ed una forza nelle
spalle e nelle anche superiore ad ogni altro fighter perché si allenano
specificamente per essere forti come tori.
Una volta a terra
bisogna riuscire a guadagnare punti mantenendo delle posizioni dominanti che di
per sé possono anche farci vincere un match senza bisogno di ricorrere alle
tecniche di sottomissione.
Infine ci sono le
finalizzazioni o sottomissioni appunto dove si infligge una buona dose di
dolore all’avversario costringendolo alla resa tramite il famoso “TAP”.
Nel grappling non ci
sarà mai un incontro uguale ad un altro…
La cosa veramente
affascinante è che si tratta di una gigantesca partita a scacchi…ogni mossa ha
la sua contro mossa e per ogni posizione o tentativo di sottomissione si hanno
varie soluzioni da contrapporre per ribaltare completamente lo scenario.
E’ una disciplina
che richiede un grande freddezza e lucidità nei contendenti..chi si fa prendere
dalla foga o dalla rabbia finisce per commettere un errore e in genere nel
grappling gli errori si pagano cari.
A differenza degli
sport di Striking nel grappling c’è molta fase più di studio e la fatica di un
combattimento a terra è immensa…spesso molti fighter allenati nella muay thai
soffrono terribilmente anche solo facendo 1 minuto di lotta a terra…
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